Continua la battaglia nel Mar Rosso con raid statunitensi e rappresaglie Houthi. I ribelli dello Yemen hanno rivendicato un secondo attacco alla portaerei Harry Truman dopo avere già affermato di averla presa di mira il giorno prima.

Il portavoce degli Houthi ha affermato che le sedicenti forze armate yemenite hanno preso di mira, per la seconda volta in 24 ore, la portaerei statunitense Truman nel Mar Rosso settentrionale con numerosi missili balistici e da crociera, nonché droni, in uno scontro durato diverse ore. Gli Houthi hanno giurato vendetta dopo gli attacchi degli Stati Uniti che hanno colpito lo Yemen causando decine di morti e hanno minacciato di colpire le navi cargo statunitensi nel Mar Rosso. Il leader Houthi al Huthi nel corso di un discorso televisivo ha precisato che gli statunitensi saranno soggetti all'embargo finché continueranno la loro aggressione, indicando che anche le navi degli alleati di Israele sono già nel mirino dei suoi accoliti. Intanto l'ultimo bilancio, riferito dal Ministero della Salute e confermato dalle autorità Houthi, del raid statunitense sferrato sulla Capitale Sana'a ha raggiunto i 53 morti e i 98 feriti. Il Capo del Pentagono Pete Hegseth ha dichiarato nel frattempo che nel momento in cui gli Houthi smetteranno di sparare alle navi e ai droni la campagna militare finirà, aggiungendo che fino ad allora sarà implacabile. L'aeronautica israeliana, intanto, si trova in stato di massimo allerta per possibili attacchi missilistici e con droni da parte degli Houthi. Il livello di allerta era già stato innalzato la scorsa settimana dopo che il gruppo sostenuto dall'Iran aveva minacciato di riprendere gli attacchi contro lo Stato ebraico.
Franco de Stefani