Per quanto riguarda le vittime civili, "è più difficile stabilire quante siano", ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "È un grande dolore per me", ha aggiunto, rispondendo a una domanda sui video che mostrano la devastazione dell'Ucraina. "Come presidente devo fare del mio meglio affinché questa guerra non sia infinita".
Intanto sul campo le violenze non si placano. Il sindaco di Kiev ha riferito di esplosioni, stamani nella periferia della capitale. Bombardamenti si segnalano anche in altre città. Difficile la situazione a Mariupol, con "combattimenti in corso anche questa mattina", ha detto un portavoce del Ministero della Difesa ucraino, precisando che la città però non è completamente in mano ai russi. Per oggi sono comunque stati concordati nove corridoi umanitari in Ucraina, anche da Mariupol, ha annunciato la vicepremier, Iryna Vereshchuk. L'esercito di Kiev ha fatto sapere che ieri le forze ucraine hanno distrutto sette obiettivi aerei russi. "A causa delle pesanti perdite, le truppe russe hanno notevolmente ridotto l'attività nello spazio aereo ucraino, lanciando invece attacchi a distanza usando missili balistici e da crociera", hanno riferito i militari.
Nella regione di Kiev sono intanto stati trovati corpi di 900 civili giustiziati a colpi di pistola. Lo ha affermato la polizia locale, spiegando che i cadaveri sono stati abbandonati nelle strade o hanno ricevuto sepolture sommarie.
Il presidente ucraino ha intanto anche parlato di un ritorno alla normalità in alcune parti del Paese dove "sono stati espulsi gli occupanti. La mole di lavoro è davvero enorme: 918 insediamenti di diversa scala sono già stati liberati", ha detto il capo dello Stato.
Il premier ucraino, Denys Shmyhal, si recherà la prossima settimana a Washington assieme al ministro delle Finanze e il governatore della banca centrale ucraina. In programma incontri con funzionari dei paesi del G7 e altri. Giovedì la delegazione prenderà parte a una tavola rotonda sul conflitto in Ucraina ospitata dalla Banca mondiale.
E. P.