Foto: Reuters
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Il Premier Benjamin Netanyahu si è detto “sconvoltoper le immagini che in queste ore stanno circolando in rete e che mostrano una folla incontrollata intorno ai mezzi che trasportano gli ostaggi, con bandiere palestinesi, spintoni e violenza. Esprimendo costernazione e sdegno ha affermato che la visione di tali scene rappresenta un’ulteriore tragica conferma della crudeltà inaudita e della spietatezza che contraddistinguono l'organizzazione terroristica Hamas. Una serie di azioni che non possono e non devono rimanere impunite ha continuato il Premier esigendo che i mediatori, investiti del ruolo di facilitare il processo di rilascio degli ostaggi e di garantire la loro incolumità, si adoperino con ogni mezzo per assicurare che simili episodi di violenza e umiliazione non si ripetano in futuro. Al contempo ha ribadito che chiunque “osi fare del male” agli israeliani avrà la sua punizione. Fotografie e filmati che stanno generando un acceso dibattito e, di conseguenza, un aumento delle tensioni che minacciano di compromettere il delicato equilibrio raggiunto con il recente accordo di tregua. In questo contesto, l’ex Ministro della Sicurezza Nazionale israeliano, Itamar Ben Gvir ha fortemente criticato il governo; attraverso un messaggio su Telegram, ha espresso insoddisfazione per le modalità con cui viene gestita l’intera faccenda definendo l’intesa come una "resa" e un "fallimento completo.” Ricordiamo che l’ex Ministro, da sempre contrario a qualsiasi forma di dialogo o compromesso con il movimento, ha rassegnato le proprie dimissioni lo scorso 19 gennaio in segno di protesta. Nel suo messaggio ha auspicato un cambio di strategia, esortando l’esecutivo a “tornare in sé”, adottando un approccio più rigido con l'obiettivo di esercitare una pressione militare maggiore. Ha poi condannato la decisione di fornire aiuti, carburante, elettricità e acqua alla popolazione palestinese, azioni che a suo dire andrebbero a beneficio dei "mostri umani.

Alessia Mitar