L'Unione europea ha raggiunto l'accordo sull'introduzione del nono pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia. Nella nota rilasciata dal Consiglio si legge che “vengono imposti nuovi controlli e restrizioni all’esportazione di beni e tecnologie a duplice uso, nonché di beni e tecnologie che possono contribuire al potenziamento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza della Russia, ampliando l’elenco delle entità collegate al complesso militare e industriale russo con altre 168 entità oggetto di misure settoriali”.
Il divieto di esportazione verrà esteso all’aviazione e all’industria spaziale ai motori degli aerei e alle loro parti: si applicherà sia ai velivoli con equipaggio che a quelli senza equipaggio. D’ora in poi quindi l’esportazione diretta di motori per droni sarà vietata in Russia e in qualsiasi Paese terzo che potrebbe fornirli.
Come specificato nella nota del Consiglio, nessuna delle misure adottate riguarda il commercio di prodotti agricoli o alimentari, compresi grano e fertilizzanti, “tuttavia, in considerazione della ferma volontà dell’Unione di evitare e combattere l’insicurezza alimentare nel mondo e al fine di evitare interruzioni nei canali di pagamento dei prodotti agricoli, è stato deciso di introdurre una nuova deroga”. Il testo continua spiegando che verrà consentito “scongelare i beni, e mettere a disposizione fondi e risorse economiche a determinate persone che hanno svolto un ruolo significativo nel commercio internazionale di prodotti agricoli e alimentari”.
L’Alto rappresentante dell’Unione europea per la Politica estera e di sicurezza, ha dichiarato che “l’Ue sta rispondendo a quest’ultima escalation e a questo crimine di guerra con il nono pacchetto di sanzioni molto severe” e ha aggiunto che continueranno “a colpire l’economia russa e tutti coloro che stanno contribuendo a questa guerra brutale”.
B.Ž.