L'amministrazione Trump per tramite del segretario di stato Pompeo ha reso noto che gli Stati Uniti hanno rimesso Cuba nella lista dei paesi sponsor del terrorismo internazionale, un club che include Siria, Iran e Corea del Nord. La decisione revoca la misura presa nel 2015 dall'amministrazione Obama nel quadro del disgelo verso l'ex avversario della Guerra Fredda. Immediata la reazione de L'Avana, che ha condannato quello che ha definito opportunismo politico che relega Cuba in una definizione cinica e ipocrita. Intanto sono giunte le dimissioni del segretario alla sicurezza interna Wolf e un'indagine su Rudy Giuliani da parte dell'Ordine degli Avvocati di New York. Wolf ha precisato in una lettera inviata al Dipartimento di Stato che le sue dimissioni sono giustificate dai recenti eventi, comprese le immeritate iniziative legali riguardo la validita' della sua autorita' come segretario a interim. Mentre sta per iniziare il procedimento di impeachment per il Presidente uscente Trump, l'Ordine degli Avvocati dello Stato di New York ha avviato un'indagine per valutare la rimozione del legale di Trump, Giuliani. In una nota, l'Ordine ha evidenziato che Giuliani ha tenuto un discorso davanti a migliaia di persone prima che la folla assaltasse il Campidoglio, affermando che ha ripetuto accuse prive di fondamento riguardo l'ampia frode elettorale avvenuta durante le elezioni presidenziali e i ballottaggi per il Senato in Georgia, indicando che nessuna persona che sostenga il rovesciamento del governo statunitense con la forza o tramite mezzi illegali dovrebbe fare parte dell'Ordine, e aggiungendo che l'ex sindaco di New York avra' la possibilita' di spiegare le sue azioni. Nel frattempo l'FBI sta monitorando notizie di varie minacce profferite contro il Presidente eletto Biden in vista della cerimonia del giuramento, il 20 gennaio prossimo. Lo hanno riferito fonti di stampa statunitense aggiungendo dettagli anche sull'allarme in merito a possibili altre proteste, anche armate, tra il 16 e il 20 gennaio nella capitale Washington e in altri Stati. L'FBI ha precisato che le minacce riguardano anche la vice Presidente eletta Harris e la presidente della Camera Pelosi.

Franco de Stefani

Foto: Reuters
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