"La nostra gente ci ha dato fiducia ancora una volta, questa vittoria apre le porte al secolo della Turchia", ha dichiarato Recep Tayyip Erdogan dopo l'ufficializzazione del suo terzo mandato consecutivo. Il presidente uscente, 69 anni, come previsto dai sondaggi, è stato riconfermato per altri cinque anni battendo il suo sfidante Kemal Kiliçdaroğlu.
Erdogan si conferma così lo statista più longevo nella storia della Repubblica turca, superando addirittura il fondatore della patria Kemal Ataturk. Una vittoria ancora più significativa per il fatto che avviene nell'anno in cui si celebra il centenario dalla fondazione della Repubblica, alla cui guida il Rais è stato riconfermato grazie alla fedeltà del suo zoccolo duro di elettori che continua a credere in lui nonostante la crisi economica e l'inflazione galoppante che ha eroso il potere d'acquisto dei turchi. D'altronde Erdogan è stato colui che ha portato alla ribalta e fatto crescere fasce della popolazione che sino al suo arrivo erano state marginalizzate e questo sembra contare ancora molto per loro.
Non un trionfo ma una vittoria solida, per la quale dovrà però pagare il conto ai partiti di estrema destra che lo hanno sostenuto. Per quanto riguarda Kiliçdaroğlu, la sua svolta populista al secondo turno non sembra aver pagato e al leader del Partito repubblicano (Chp), resta la consolazione di esser stato il solo sfidante che per la prima volta è riuscito a far andare Erdogan al turno di ballottaggio.
Barbara Costamagna