Il buco dell'ozono quest'anno ha raggiunto un'estensione superiore a quella dell'Antartide, una delle più grandi e profonde degli ultimi anni. A mostrarlo le osservazioni del satellite Sentinel 5P, una delle sentinelle della Terra del programma Copernicus gestito da Commissione Europea e Agenzia Spaziale Europea (Esa). Il dato è stato reso noto in occasione della Giornata internazionale per la preservazione dello strato di ozono, che si è celebrata lo scorso 16 settembre.
Il buco dell'ozono compare ogni anno durante la primavera australe, e raggiunge il massimo di grandezza tra metà settembre e metà ottobre. Nonostante inizialmente i parametri sembrassero rientrare nella norma, la scorsa settimana gli scienziati hanno osservato un notevole aumento del suo diametro ed ora risulta essere più grande del 75% rispetto alle misure rilevate in stesso periodo nel 1979.
Un’ampiezza simile a quella dell’anno scorso ma che spinge i ricercatori a prestare una particolare attenzione; anche se comunque si pensa che questo non influirà in alcun modo sul suo processo di chiusura che dovrebbe concludersi entro il 2050. Si tratta, infatti, di fenomeni passeggeri frutto dell’influenza dei venti locali, che con il loro prossimo indebolimento riporteranno i livelli di ozono nella nomalità entro il mese di dicembre.
Barbara Costamagna