"In Cina è in vigore lo stato di emergenza, a livello globale però il virus non sta ancora minacciando la salute pubblica", ha detto il direttore dell'Organizzazione mondiale della Sanità. "Al momento, non ci sono prove di trasmissione da uomo a uomo al di fuori della Cina. Ciò non significa che non accadrà", ha aggiunto. Il virus causa una grave malattia che può portare alla morte, ma gran parte dei contagiati manifesta sintomi più lievi. Molte delle vittime avevano inoltre problemi di salute già prima di contrarre il coronavirus.
L'OMS ammette che ci sono ancora troppe incognite riguardo il nuovo virus, perciò collabora con partner in Cina e altri Paesi che hanno segnalato casi di contagio, per poter capire meglio come funziona il virus.
Molto probabilmente verranno registrati nuovi casi, l'OMS comunque spera che le misure, adottate da Pechino, saranno efficienti. Per il momento l'Organizzazione mondiale della Sanità non consiglia limitazioni riguardo viaggi e commercio. Si consigliano invece controlli alle uscite degli aeroporti.
Nel frattempo, 13 città vicine all'epicentro dell'epidemia hanno interrotto il servizio di trasporto pubblico e sono state poste in quarantena, ciononostante due decessi sono stati segnalati anche fuori dalla provincia di Hubei. In tutto le vittime al momento sono 25, oltre 800 i contagi. Per contenere la diffusione del virus Pechino e Macao hanno deciso di cancellare tutte le celebrazioni legate al nuovo anno lunare; inoltre alle scuole e alle università gli esami e i raduni di massa sono stati sospesi. A Shanghai, Disneyland ha chiuso temporaneamente i battenti, al fine di garantire la salute e la sicurezza degli ospiti. Le autorità hanno disposto pure la chiusura di alcune sezioni della Grande Muraglia.
Nella città di Wuhan, focolaio del misterioso virus, è una corsa contro il tempo per costruire un ospedale con 1.000 posti letto. Operai e bulldozer sono al lavoro su un'area prima destinata alla costruzione di un centro vacanze. Secondo i media cinesi i lavori saranno finiti entro il prossimo 3 febbraio.
Intanto in Italia, a Bari è stato segnalato un caso sospetto di contagio, una donna è stata posta in isolamento al Policlinico del capoluogo pugliese, rientrata dalla Cina dopo una tournee che ha toccato anche la zona di Wuhan, focolaio del virus. Gli esami microbiologici effettuati spingono però ad escludere l'eventualità del virus cinese.
E. P.