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Il futuro potrebbe appartenere a una delle specie meno apprezzate al mondo, i ratti. Simbolo spesso di degrado e poca manutenzione delle città, la popolazione di ratti sembra essere in deciso aumento, almeno secondo uno studio dell'University of Richmond e pubblicato sulla rivista “Science Advances”.
I ricercatori hanno esaminato i dati ricavati dalle ispezioni e dalle segnalazioni dei cittadini in 16 città di tutto il Mondo negli ultimi 2 decenni e i risultati non lasciano molti dubbi: in 11 città su 16 ci sono stati aumenti significativi della popolazione di ratti, e il fenomeno è globale. Fra le città in cui è stato registrato maggior aumento ci sono Washington, New York, e Amsterdam, seguite da Toronto, Oakland, Buffalo, Chicago, Boston, Kansas City e Cincinnati. Solo tre città fra le 16 esaminate hanno registrato calo, Tokyo, Louisville e New Orleans, e secondo le stime sarebbero decine, se non centinaia, le grandi città in tutto il mondo che hanno popolazioni di ratti urbani in aumento.
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A favorire la proliferazione dei ratti è soprattutto il processo di urbanizzazione e di aumento della popolazione umana nelle città, che produce più rifiuti e quindi più cibo per i ratti, ma anche il cambiamento climatico che favorisce la riproduzione.
I ratti fra l’altro hanno dimostrato di avere una grande capacità di adattamento, evolvendosi insieme agli umani, ma numero eccessivo di questi animali crea danni alle scorte di cibo e mangimi per animali, accresce l’ansia fra la popolazione nelle città e ha un costo: negli Stati Uniti, ad esempio, le colonie di ratti costano 27 miliardi di dollari all'anno.
Si tratta di un fenomeno che non può essere ignorato e che, secondo i ricercatori, costringerà le amministrazioni delle città a “integrare gli impatti biologici di queste variabili nelle future strategie di gestione” e a dedicare più risorse e personale più numeroso al controllo del problema.
Alessandro Martegani