“Porterò il Regno Unito fuori dalla tempesta”: nel primo discorso da primo ministro Liz Truss, la nuova leader dei Tories nominata ieri dalla regina Elisabetta a capo del governo britannico dopo le dimissioni di Boris Johnson, è apparsa subito molto decisa e ha preso impegni concreti per il paese, facendo capire di non voler essere un primo ministro di transizione.
Truss, 47 anni, la terza donna a guidare il governo britannico dopo Margaret Thatcher e Theresa May, parlando davanti a Downing Street, ha promesso di portare il Regno Unito “fuori dalla tempesta” della crisi globale e nazionale, ponendo fra le priorità “il rilancio dell'economia” britannica, la soluzione crisi dell'energia, “causata – ha spiegato - dalla guerra di Vladimir Putin”, e il consolidamento del sistema sanitario nazionale.
La nuova premier non ha nascosto i timori per una possibile recessione, ma si è detta anche fiduciosa sulla possibilità di uscirne. “Per quanto forte possa essere la tempesta, - ha detto - so che il popolo britannico è più forte”.
Non è mancato un ringraziamento a Boris Johnson che, ha detto, “ha portato a compimento la Brexit, ha realizzato la campagna per i vaccini anti Covid e ha fronteggiato l'aggressione della Russia all'Ucraina in prima fila”.
Dopo la foto di rito con il marito Hugh O'Leary davanti alla porta di Downing Street, il neopremier si è recata in Parlamento per mettere in piedi la squadra di governo. La sua vice sarà l’amica e stretta collaboratrice Therese Coffee, nominata anche ministra della Sanità. James Claverly, 51 anni, madre della Sierra Leone, sarà invece ministro degli Esteri in sostituzione della stessa Truss.
La premier inizierà subito a lavorare: già oggi è attesa per il Question time alla Camera dei comuni, dove ci sarà con il confronto diretto con il leader del Labour Party, Keir Starmer.
Alessandro Martegani