La temperatura superficiale della Terra registrerà un costante aumento almeno fino alla metà di questo secolo. Questa è la previsione che emerge dalle pagine dell'ultimo rapporto dell'Onu sul clima. Tra il 2030 e il 2050 il riscaldamento globale dovrebbe far aumentare la temperatura di 1,5 o 2 gradi al di sopra dei livelli pre-industriali, a meno che nei prossimi decenni non si verifichino profonde riduzioni delle emissioni di CO2 e di altri gas serra.
Tutti i più importanti indicatori su questo fronte stanno infatti mutando con una velocità mai vista prima a causa soprattutto delle attività umane che con gli inquinanti atmosferici da esse prodotte stanno influenzando il clima. Per capire la portata di questa crescita bisogna considerare il fatto che ad ogni mezzo grado di riscladamento globale corrisponde un aumento percepibile della frequenza e della durata di ondate di calore, delle precipitazioni intense e dell'aumento di fenomi di siccità in alcune regioni del pianeta.
Nel rapporto vengono simulati cinque possibili scenari in base alla riduzione o meno di emissioni di CO2 nell'atmosfera. Comunque vada l'aumento di qualche grado è ormai inevitabile entro la metà del ventunesimo secolo, ma il suo impatto può essere almeno leggermente ridotto. Se non si farà nulla nel 2030 la temperatura potrebbe crescere addirittura di 3 gradi per raggiungere i 4 gradi in più nel 2100.
Barbara Costamagna