Foto: Reuters
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La tregua entrata in vigore alle 3 (ora centroeuropea) è stata definita dal premier libanese Najib Mikati come un passo fondamentale verso la stabilità regionale. Il cessate il fuoco, mediato dagli Stati Uniti con il supporto della Francia, punta a interrompere settimane di scontri che hanno devastato il Libano meridionale e provocato oltre 3.700 vittime, in gran parte civili. L'intesa prevede una sospensione di 60 giorni delle ostilità, il ritiro delle truppe israeliane dal confine e la fine della presenza armata di Hezbollah a sud del fiume Litani. Migliaia di soldati libanesi e peacekeeper ONU saranno schierati nell'area per garantire il rispetto dell'accordo. Nonostante ciò, la tensione resta palpabile: poche ore prima dell'entrata in vigore, l'esercito israeliano ha bombardato Beirut e avvertito i residenti del sud del Libano di non tornare nei villaggi evacuati.

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La notizia della tregua è stata accolta con favore dal segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, secondo cui il cessate il fuoco rappresenta una possibilità concreta per alleviare le sofferenze delle popolazioni coinvolte. In una dichiarazione congiunta, il presidente statunitense Joe Biden e il collega francese Emmanuel Macron hanno invece espresso la convinzione che la tregua porrà fine alle ostilità, proteggerà Israele dagli attacchi di Hezbollah e creerà le condizioni per una pace duratura. Riferendosi a settimane di instancabile impegno diplomatico, Biden e Macron hanno affermato che si impegneranno ad assicurare che questa venga attuata nella sua interezza, assicurando alle popolazioni dei paesi colpiti che potranno presto rientrare in tutta sicurezza nelle proprie abitazioni. Il leader della Casa Bianca ha ribadito al contempo l'urgenza di una tregua simile anche a Gaza, dove la crisi umanitaria ha assunto proporzioni drammatiche. Plauso per l'iniziativa è arrivato anche dalla comunità europea. Secondo l'Alto rappresentante per la politica estera, Josep Borrell, l'accordo rappresenta "un sollievo" per la devastante situazione in Medio Oriente. Della stessa opinione anche la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, che ha sottolineato come per il Libano questo rappresenti l'opportunità di consolidare la stabilità e la sicurezza interna.

M.N.