Foto: Reuters
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L'escalation del conflitto in Medio Oriente non accenna a diminuire. In Libano, gli attacchi aerei di Israele contro Hezbollah si intensificano, così come cresce di ora in ora il pesantissimo bilancio delle vittime. La popolazione del sud del Paese è in fuga, gli ospedali sono allo stremo e molte scuole sono state trasformate in campi profughi. Le autorità libanesi hanno definito questi bombardamenti i più letali dalla guerra del 2006 tra Israele e Hezbollah.
Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno effettuato anche oggi raid aerei in diverse aree del Libano, inclusi i territori meridionali, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa libanese NNA. Gli attacchi hanno colpito numerosi insediamenti e il villaggio di Douris nella valle della Beqaa, nel Libano orientale. Il premier israeliano Netanyahu giustifica le azioni militari come misura preventiva, mentre l'Iran esprime indignazione. "Non dobbiamo permettere che il Libano diventi un'altra Gaza", ha detto il presidente iraniano Masoud Pezeshkian in un'intervista alla CNN. Secondo quanto riportato da Al Jazeera, la scorsa notte un numero significativo di civili palestinesi è stato ucciso durante i raid aerei condotti da Israele in tutta la Striscia di Gaza. Il ministero della Sanità di Hamas ha segnalato un notevole incremento nell'intensità degli attacchi sull'enclave palestinese.
Sul campo, in risposta agli attacchi israeliani in Libano, il movimento sciita Hezbollah ha dichiarato di aver lanciato razzi contro obiettivi militari israeliani, manifestando solidarietà per la resistenza palestinese a Gaza e a difesa del Libano. Hezbollah ha affermato di aver utilizzato razzi Fadi-1 e Fadi-2 in tre attacchi contro l'aeroporto militare di Megiddo, a ovest di Afula, oltre a mirare alla base aerea di Ramat David e alla base di Amos. Inoltre, il gruppo ha rivendicato un attacco missilistico contro una fabbrica di esplosivi nella regione di Zikhron, situata a circa 60 chilometri a sud del confine libanese-israeliano. Nel frattempo, l'Assemblea Generale dell'ONU si riunisce per discutere il conflitto, mentre gli Stati Uniti intendono proporre soluzioni concrete per ridurre le tensioni. Washington condanna fermamente un'eventuale invasione terrestre israeliana in Libano e al contempo ha comunicato l'invio di nuove truppe nell'area.

Corrado Cimador