Il cessate il fuoco a Mariupol - esclusivamente per scopi umanitari - dovrebbe scattare oggi alle 10. L'Ucraina dovrà però "garantire il rispetto incondizionato della tregua temporanea entro i tempi stabiliti, di cui è necessario informare la parte russa e i rappresentanti dell'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati e il Comitato Internazionale della Croce Rossa". Lo ha affermato il capo del Centro di controllo della difesa nazionale, precisando che Kiev dovrà inoltre fornire un passaggio sicuro per gli autobus di evacuazione sulla rotta concordata, in particolare tra Mariupol e Berdiansk.
Secondo un alto funzionario ucraino, Mosca e Kiev riprenderanno le trattative di pace online domani, primo aprile. Il capo della delegazione negoziale ucraina ha poi riferito che Kiev ha suggerito che i due Paesi dovrebbero incontrarsi, secondo Mosca però prima è necessario fare più lavoro su una bozza di trattato.
Intanto, l'incaricato d'affari sloveno in Ucraina, Boštjan Lesjak, una volta giunto a Kiev, ha issato la bandiera slovena all'ingresso dell'ambasciata, questa però non sventola più. Quando non soffia forte vento, infatti, la bandiera slovena assomiglia troppo a quella russa, alcuni membri della guardia nazionale e della polizia hanno quindi chiesto all'ambasciata di "toglierla temporaneamente a causa della forte somiglianza".
E. P.