Sono arrivati alle prime luci dell'alba, forse anche prima, le migliaia di fedeli che hanno parteciperanno ai funerali di Benedetto XVI a Piazza San Pietro. Alle 6.30 la fila dal lato di Porta Sant'Anna era già molto lunga. Imponenti, ovviamente, le misure di sicurezza intorno al Vaticano. L'intera area attorno a Piazza San Pietro è stata designata zona rossa fino al primo pomeriggio.
Alle esequie c'erano capi di Stato, ovviamente presente il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, ma anche la presidente slovena Nataša Pirc Musar, mentre a rappresentare la Croazia c'erano il Ministro degli esteri Gordan Grlić Radman e la Ministra per la cultura Nina Obuljen Koržinek. Non mancavano anche teste coronate e leader di altre fedi. In questi giorni oltre 200mila persone hanno reso omaggio al Papa emerito.
Le campane della basilica di San Pietro hanno suonato con i rintocchi 'a morto' nel momento della traslazione dalla basilica a Piazza San Pietro della bara di Benedetto XVI. La celebrazione è stata preceduta dalla recita del rosario. La bara di Ratzinger è stata collocata sul sagrato. Sopra la bara è stato collocato un Vangelo aperto.
"Benedetto, fedele amico dello Sposo, che la tua gioia sia perfetta nell'udire definitivamente e per sempre la sua voce" le parole pronunciate da Papa Francesco, arrivato in sedia a rotelle a Piazza San Pietro, nell'omelia per i funerali, in cui ha chiesto di "affidare il nostro fratello alle mani del Padre: che queste mani di misericordia trovino la sua lampada accesa con l'olio del Vangelo, che egli ha sparso e testimoniato durante la sua vita".
Successivamente, prima che la bara di Benedetto XVI lasciasse il sagrato di San Pietro, Francesco si è alzato in piedi e ha messo la mano sul feretro. Pochi istanti, ma tutto il corteo si è fermato per l'ultimo saluto di Bergoglio a Joseph Ratzinger.
Dopo l'ultimo 'Amen' pronunciato da Papa Francesco, la folla di fedeli presente in piazza scandisce a piena voce il grido "Santo subito!". La salma di Ratzinger è stata tumulata nelle grotte vaticane.
Davide Fifaco