Foto: Reuters
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L’Intelligenza artificiale sembra destinata a dominare anche sui mercati finanziari, non come parte attiva, perlomeno per ora, ma come market mover.
La corsa allo sviluppo di sistemi d’intelligenza artificiale ha portato al primo scossone finanziario dell’anno, che ha colpito un colosso del settore, l’americana Nvidia, produttrice di chip e leader nello sviluppo di sistemi d’intelligenza artificiale, protagonista sui mercati nel 2024. In un solo giorno i titoli della società hanno perso il 17 per cento in borsa, pari a qualcosa come poco meno di 600 miliardi di dollari (la più grande perdita giornaliera per un titolo nella storia del mercato azionario statunitense), che ha trascinato il Nasdaq, l’indice americano dei titoli tecnologici, in ribasso di più di tre punti.
A causare il primo terremoto finanziario del 2025, sono state le indiscrezioni sullo sviluppo di DeepSeek, startup cinese d’intelligenza artificiale, che avrebbe messo punto una soluzione gratuita, e potenzialmente più efficiente ed economica, rispetto ai modelli esistenti, mettendo in discussione le crescenti e ingenti valutazioni delle più quotate società tecnologiche di AI. DeepSeek, diventata in breve tempo l’app più scaricata in tutto il mondo, offrirebbe lo stesso servizio, o addirittura migliore, ma a un costo inferiore. Il successo del modello a basso costo cinese potrebbe mettere in discussione l’intero sistema su cui si basa attualmente il business dell’AI, contraddistinto da una spesa elevata di pochi e grandi operatori, messi in crisi dalla tecnologia cinese a basso costo. Per ora le concorrenti americane, hanno accusato il colpo in borsa negli Stati Uniti, ma anche in Europa dove ieri ha chiuso in pareggio solo la borsa di Londra.
Che le quotazioni di Nvidia non potessero salire all’infinito era un fatto atteso, ma non in questi termini, anche se le prime aperture dei mercati europei hanno messo in luce una ripresa dei titoli che si occupano di AI, in attesa di Wall Street, dove gli investitori si chiedono se quello di DeepSeek sia un fuoco di paglia, e sia il caso di rimanere sulle grandi società tecnologiche, o se invece investire sul titolo cinese. Per ora primi risultati sembrano indicare la prima strada, con le azioni di Nvidia che sono risalite del cinque per cento in Europa, e anche altri titoli di produttori di semiconduttori hanno registrato guadagni.
C’è da dire che Nvidia non è nuova a fluttuazione anche importanti: il precedente record per la più grande perdita di un giorno della capitalizzazione di mercato, era stato precedentemente stabilito a settembre proprio dalla società di Santa Clara.

Alessandro Martegani