Liz Cheney è stata sconfitta alle primarie repubblicane in Wyoming dalla candidata sostenuta da Donald Trump, Harriet Hageman, che ha ottenuto il 61% delle preferenze contro il 31% della figlia dell'ex vicepresidente di George W. Bush, Dick Cheney.
Si tratta di una vittoria dall'alto valore simbolico per Trump, che ha sconfitto l'ultima dei 10 repubblicani che votarono per il suo impeachment nel 2021. "Questa non è una partita, qui sono in gioco le fondamenta della Costituzione" ha detto Liz Cheney nel discorso in cui ha preso atto della sua sconfitta alle primarie repubblicane. "Nessuno seggio alla Camera è più importante del rispetto della Costituzione. Ho chiamato Harriet Hageman per concederle la vittoria. Le primarie sono finite, ora comincia il lavoro vero".
Eletta alla Camera nel 2016, lo stesso anno in cui Trump conquistò la Casa Bianca, la Cheney è stata grande sostenitrice dell'ex presidente, votando a favore della sua agenda politica nel 92% dei casi. Dopo gli assalti al Campidoglio del 6 gennaio 2021, però, Liz Cheney ha dichiarato che il presidente aveva raggruppato un gruppo di sostenitori a Washington e aveva "acceso la miccia" per gli assalti che avrebbe potuto fermare, ma non "lo ha fatto". Di lì la sua battaglia per difendere la Costituzione sul fronte opposto a Trump, accusato anche di aver pubblicato i nomi degli agenti dell'Fbi che hanno partecipato alla perquisizione in Florida.
«Lo ha fatto di proposito e con malignità», ha attaccato Cheney, che nel discorso post-elezione ha ricordato Abraham Lincoln, che vinse le elezioni più importanti per tenere insieme l'Unione, dopo aver perso le elezioni al congresso. Anche lei è intenzionata a seguire questa traccia.
Valerio Fabbri