Il parlamento della Macedonia ha dato il via libera alla proposta di compromesso francese che rimuove il blocco bulgaro dei negoziati di adesione del governo di Skopje all'Europa. Secondo fonti di stampa macedone i voti a favore sono stati 68, nessuno contrario perche' l'opposizione ha lasciato l'aula durante la votazione. La proposta di compromesso vede, tra le altre cose, l'inclusione della minoranza bulgara nella costituzione e cambiamenti nei libri di testo di storia macedone. Non sono servite a nulla le proteste di massa di quasi due settimane e il rifiuto da parte dell'opposizione politica. Per l'approvazione era necessaria la maggioranza semplice e, come detto, i voti a favore sono stati 68 su 120 seggi. La proposta francese prevede inoltre che i vari capitoli aperti tra Sofia e Skopje vengano discussi direttamente tra i due governi. In cambio la Bulgaria togliera' il veto e permettera' alla Macedonia di iniziare i colloqui con Bruxelles. L'opposizione e' sempre stata negativa sulla proposta perche' metterebbe in pericolo la lingua e l'identita' macedone, e ha fatto iniziare massicce proteste che stanno andando avanti da una decina di giorni impegnando una grande quantita' di agenti di polizia. Anche la decadenza del veto ha innescato proteste in Bulgaria. La Macedonia e' stata candidata all'entrata nell'Unione Europea per 17 anni ma i colloqui per il suo avvicinamento erano stati bloccati prima dalla Grecia e quindi dalla Bulgaria.
Franco de Stefani