Conto alla rovescia per l'ingresso delle nuove tariffe annunciate dal Presidente statunitense Trump. I dazi sono destinati a cambiare faccia alle relazioni commerciali a livello mondiale e a ridisegnare futuri scenari geopolitici.

Foto: EPA
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Giappone, Cina e Corea del Sud per fronteggiare i dazi rafforzeranno la loro cooperazione per offrire un ambiente prevedibile alle imprese e accelerare i negoziati in vista di un accordo di libero scambio. Tra domani e mercoledì Trump ridisegnerà la mappa del commercio mondiale, introducendo i dazi reciproci nei confronti di qualsiasi partner commerciale che applica tariffe o impone altre barriere commerciali sui prodotti statunitensi. La loro attuazione richiederà oltre sei mesi, e potrebbero essere ammorbiditi con esenzioni per alcune Nazioni. I Paesi direttamente colpiti dai dazi potrebbero essere circa 15, probabilmente anche l'Europa. Dal tre aprile prossimo entrano in vigore i dazi del 25 per cento sulle importazioni di vetture negli Stati Uniti, che riguarderanno sia le auto finite sia le componenti. In media, nel giro di qualche mese, i prezzi dei veicoli potrebbero aumentare del 12 per cento per compensare le tariffe. I dazi andranno ad aggiungersi a quelli già introdotti, tra cui quelli al 25 per cento che Washington applica su tutte le importazioni di acciaio e alluminio a cui Bruxelles ha risposto applicando tariffe del 50 per cento sul whisky, motociclette e motoscafi, sulle gomme da masticare, pollame, semi di soia e altro. Per gli analisti vi è il pericolo di stagflazione perché si scaricheranno sui prezzi finali e scoraggeranno i consumi, un pericolo per le banche centrali che dovranno fare fronte a un'inflazione elevata e a una crescita debole.

Franco de Stefani