Foto: Reuters
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Visita lampo di Giorgia Meloni a Mar-a-Lago per un incontro con Donald Trump nella sua residenza in Florida. La presidente del Consiglio è arrivata intorno all'1:30 italiana ed è ripartita all'incirca quattro ore dopo.
Nelle immagini diffuse sui social, si vede Meloni nel salone d'ingresso della residenza del tycoon insieme al presidente eletto, il futuro segretario di Stato, Marco Rubio, e il futuro segretario al Tesoro, Scott Bessent. La premier era accompagnata dall'ambasciatrice negli Usa, Mariangela Zappia. Con loro anche il prossimo consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz e il futuro ambasciatore statunitense in Italia, Tilman Fertitta. Secondo i giornalisti presenti, Trump ha detto che Meloni «è una donna fantastica» e ha aggiunto che «ha davvero preso d'assalto l'Europa, e chiunque altro».
Dopo la cena, Meloni e Trump hanno assistito alla proiezione di un documentario intitolato "The Eastman Dilemma: Lawfare or Justice", che parla di come il sistema giudiziario americano avrebbe preso di mira gli alleati del tycoon repubblicano dopo le elezioni del 2020. John Eastman, infatti, era l'avvocato di Trump.
Per la premier italiana si tratta di un indubbio successo politico, anche alla luce della visita, la prossima settimana, del presidente uscente Joe Biden a Roma, dove incontrerà anche il capo dello Stato, Sergio Mattarella, e sarà poi ricevuto in Vaticano da Papa Bergoglio.
L'incontro, secondo il New York Times, "rafforza le speranze dei sostenitori della Meloni che la premier conservatrice italiana diventi l'alleata di riferimento di Trump in Europa", con il ruolo informale di mediatrice fra le tensioni tra alcuni leader europei e Trump, che ha minacciato di avviare una guerra commerciale con il continente, oltre a ridurre il sostegno americano ad alcuni Paesi della Nato e all'Ucraina nella guerra contro la Russia. Non è chiaro di cosa abbiano parlato, ma secondo il Wall Street Journal tra i temi affrontati ci sarebbero le principali questioni dell'attualità, energia, dazi, Ucraina e Medio Oriente. Con ogni probabilità, i due hanno anche affrontato il caso Cecilia Sala, la giornalista italiana arrestata in Iran pochi giorni dopo che l'Italia ha fermato, su richiesta degli Stati Uniti, un iraniano sospettato di aver fornito componenti per i droni alle Guardie rivoluzionarie iraniane.

Valerio Fabbri

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