La guerra tra Ucraina e Russia non si combatte solo con le armi ma anche su internet, con i principali social invasi da fake news; si tratta della strategia di disinformazione, messa in atto, in particolare dal governo russo.
I dirigenti e gli sviluppatori della piattaforma Meta, che tra gli altri social comprende anche Facebook, Instagram e Telegram, che spiegato che “in risposta all'invasione russa i loro team sono in allerta per identificare le minacce emergenti e rispondere il più rapidamente possibile". La raccomandazione agli utenti è quella di adottare "le misure per rafforzare la sicurezza e la privacy" implementate negli ultimi giorni, ed in particolare il blocco del profilo.
La rete di disinformazione, ora oscurata usava account falsi su Facebook, Instagram, Twitter, YouTube, Telegram, Odnoklassniki e VK, probabilmente utilizzando anche tecniche di intelligenza artificiale. Così riusciva a gestire una manciata di siti mascherati da organi di informazioni indipendenti, pubblicando notizie sul fatto che il mondo occidentale avesse tradito ed abbandonato l’Ucraina e che quest’ultima fosse ormai uno stato fallito.
Gli organi di controllo di Meta hanno spiegato che finora sono stati trovati collegamenti tra questa rete e un'altra operazione dell'aprile 2020 collegata a persone in Russia, nel Donbass e a due organizzazioni multimediali in Crimea, ora sanzionate dal governo Usa.
Meta segnala infine che negli ultimi giorni ha "assistito ad un aumento degli attacchi a persone in Ucraina, incluse persone appartenenti alle forze militari e personaggi pubblici, da parte di Ghostwriter, che usano le loro mail per accedere ai propri account social e pubblicare disinformazione. Meta ha adottato misure per proteggere i profili ritenuti presi di mira e bloccato i domini di phishing utilizzati dagli hacker.
Davide Fifaco