L'Armenia e l'Azerbaigian hanno concordato un cessate il fuoco a partire da oggi, a seguito di un incontro trilaterale organizzato dal Cremlino. Dopo quasi due settimane di scontri armati nella regione contesa di Nagorno-Karabakh, i due Paesi avvieranno anche negoziati per raggiungere un accordo di pace.
Nella notte la dichiarazione del Ministro degli esteri russo Sergey Lavrov: "L'intesa è raggiunta per una tregua con lo scopo umanitario di scambiare prigionieri di guerra, altre persone che sono state catturate e i corpi delle rispettive vittime. Il tutto - ha aggiunto - avverrà tramite la facilitazione del Comitato internazionale della Croce Rossa e in linea con i sui regolamenti". Il capo diplomazia russo e quello dei due Paesi coinvolti dal conflitto hanno quindi rilasciato una dichiarazione congiunta nella quale si afferma altresì che Armenia e Azerbaigian hanno deciso di avviare dialoghi pragmatici con la mediazione dei rappresentanti del Gruppo di Minsk dell'OSCE, co-presieduto da Russia, Stati Uniti e Francia, con l'obiettivo primario di raggiungere un accordo di pace.
Infine, Russia, Armenia e Azerbaigian hanno anche stabilito l'immutabilità della configurazione dei negoziati. Tale decisione è stata giudicata particolarmente significativa, alla luce dei crescenti tentativi di ambo le parti belligeranti per invalidare il Gruppo di Minsk, ritenuto un organo ormai incapace di mediare negoziati di pace, dopo oltre un decennio di tentativi.
dk