"Il Mar Rosso è una via d'acqua fondamentale per la libertà di navigazione e il commercio internazionale". Lo ha detto il segretario dalla Difesa Usa, Lloyd Austin, aggiungendo che gli attacchi dei ribelli yemeniti filoiraniani Huthi nel Mar Rosso sono "senza precedenti" e costituiscono quindi una "minaccia" al commercio internazionale, "alla sicurezza e alla prosperità di tutti i paesi che dipendono da questo corridoio marittimo".
Il capo del Pentagono ha quindi annunciato una missione marittima internazionale contro gli Huthi, di cui, oltre agli Stati Uniti, fanno parte Regno Unito, Bahrein, Canada, Francia, Italia, Olanda, Norvegia, Spagna e Seychelles. I paesi partecipanti contribuiranno con navi militari e risorse aeree per pattugliare il Mar Rosso e proteggere le navi mercantili. La coalizione potrebbe quindi organizzare pattugliamenti navali o aerei nelle acque internazionali vicino allo stretto di Bab al Mandeb, che controlla l'accesso sud al Mar Rosso e quindi a Suez, ovvero uno dei luoghi di trasporto marittimo più strategici del mondo. Un'altra soluzione prevista anche quella di organizzare una scorta ai convogli navali.
Nei prossimi giorni, secondo quanto anticipato dal ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, verrà inviata nel Mar Rosso la fregata europea multi-missione "Virgilio Fasan". Sarà oltre lo stretto di Suez il 24 dicembre. La nuova operazione militare degli Stati Uniti e dei suoi alleati nel Mar Rosso è stata denominata Prosperity Guardian, ossia Guardiano della prosperità.
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