Quella di Sochi è la prima visita della cancelliera tedesca in Russia dopo l'incontro di un anno fa sul conflitto nell'Ucraina orientale e sulle presunte interferenze russe nelle elezioni europee.
All'ordine del giorno la costruzione sotto il Mar Baltico del secondo gasdotto denominato Nord Stream 2 che si estenderebbe fino alla Germania. Il gasdotto consentirà la riduzione del transito del gas attraverso l'Ucraina in Europa. L'amministrazione Trump ha minacciato sanzioni per le compagnie che lavoreranno al progetto. Lo scorso mese, inoltre, il capo della Casa Bianca avrebbe proposto alla Germania di abbandonare il progetto; in cambio gli Usa negozieranno un accordo commerciale con l'Ue. Il presidente russo, Putin, ha comunque garantito che la Russia continuerà a rifornirsi di gas naturale tramite l'Ucraina anche dopo costruzione del nuovo gasdotto; secondo Merkel è infatti molto importante preservare il ruolo dell'Ucraina come paese di transito.
Riguardo la Siria, la cancelliera ha affermato che la Russia dovrebbe sfruttare la sua influenza nel Paese impedendo l'espropriazione dei profughi siriani. "Questo sarebbe un grande ostacolo" per i migranti nel caso rientrassero nuovamente in Siria, ha detto Merkel.
Il leader del Cremlino e la cancelliera hanno discusso anche riguardo la decisione unilaterale degli Usa di allontanarsi dall'accordo sul nucleare iraniano. Sia Mosca che Berlino hanno intenzione di rimanere nell'intesa e rispettare l'accordo siglato nel 2015. L'Iran sarà anche tema di colloqui tra Vladimir Putin ed il presidente francese, Emmanuel Macron, la prossima settimana al Forum economico di San Pietroburgo.