Nel corso di una cerimonia avvenuta al Cremlino il Presidente della Federazione Russa Putin ha reso noto che correrà alle prossime elezioni presidenziali, nel 2024. Lo hanno riferito fonti di stampa russa. La candidatura era considerata da tempo certa, ma finora Putin non ha mai sciolto esplicitamente la riserva. Dal 2000 Putin è a capo del Cremlino, dal 1999 ricopre un ruolo ai vertici della Federazione Russa. L'ultima riforma costituzionale, costruita ad hoc per garantirgli di rimanere al potere, gli consente ulteriori due mandati di 6 anni. Del resto, non sono attese sorprese dalle urne, in un contesto politico di controllo dei mezzi di comunicazione con le opposizioni messe a tacere e l'assenza di leaders antagonisti. Agli occhi dei russi la guerra in Ucraina sta andando bene, con la prima linea dell'esercito che ha respinto la controffensiva ucraina e il Paese che sta reindirizzando la propria economia, riassestandosi dopo il colpo delle sanzioni. La rielezione di Putin è scontata salvo imprevisti, ciò vuole dire che rimarrà al potere almeno fino al 2030, con la possibilità di ricandidarsi fino al 2036. Secondo i sondaggi Putin ha un indice di gradimento superiore all'80 per cento. La Commissione Elettorale Centrale ha reso noto che le elezioni presidenziali di marzo si terranno nell'arco di tre giorni, dal 15 al 17. Gli osservatori e l'opposizione russa affermano che le elezioni saranno inficiate da notizie diffuse di irregolarità e che i candidati indipendenti saranno messi da parte. La Russia ha introdotto per la prima volta il voto in più giorni nel 2021 ma il sistema è stato messo sotto accusa dall'opposizione politica. Era stato introdotto durante il referendum di cinque giorni sulle modifiche costituzionali che hanno esteso i limiti del mandato presidenziale.
Franco de Stefani