Negli Stati Uniti 240 milioni di persone sono andate al voto per le elezioni di meta' mandato. Il voto e' importante perche' andra' a decidere la maggioranza al Congresso e di conseguenza le indicazioni per le elezioni presidenziali in programma nel 2024. Finora al Senato il risultato e' di 46 seggi pari con 8 Stati ancora da assegnare, mentre alla Camera si sta concretizzando una dura sconfitta dem. Secondo la cyber sicurezza statunitense non vi sarebbe alcuna interferenza esterna sul voto, ma molte sono state le segnalazioni per irregolarita' ai seggi. Nelle elezioni di midterm venono assegnati tutti i 435 seggi alla Camera dei Rappresentanti e 35 senatori su cento, inoltre si vota per 36 governatori e centinaia di incarichi nelle amministrazioni statali. A mano a mano che lo spoglio procede la sconfitta dei democratici si sta concretizzando anche se non si tratterebbe di una debacle, ma e' necessario tenere in considerazione che gli Stati occidentali hanno appena iniziato lo scrutinio mentre in alcuni di quelli orientali e centrali, dove la differenza tra candidati democratici e repubblicani e' minima i risultati tarderanno forse anche di diversi giorni. Sono 140 finora i repubblicani negazionisti dei risultati delle elezioni del 2020 che hanno conquistato seggi al Congresso e in ruoli chiave, in alcuni casi di supervisione di prossime votazioni. I pronostici sul voto prevedevano un exploit della destra repubblicana con effetti diretti e decisivi sugli equilibri politici, in particolare per quanto riguarda la Presidenza Biden e i rapporti di forza nelle Camere. I risultati per ora sembrano contraddire questa previsione con i repubblicani vincenti ma non straripanti. Attualmente entrambi i rami del Congresso sono a maggioranza democratica. La minaccia di un successo debole alla Camera e di un Senato in mano ai democratici ha innescato qualche polemica tra i repubblicani.
Franco de Stefani