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Durante l'apertura del vertice euroatlantico a Lancaster House, il Primo Ministro britannico ha delineato l'attuale panorama internazionale come una "sfida generazionale per la sicurezza dell'Europa", trascendendo, quindi, i confini della sola Ucraina. Tale affermazione sottolinea la complessità e la portata delle questioni di sicurezza che affliggono l'intero continente europeo. La disposizione dei partecipanti al tavolo ha assunto un significato emblematico: Starmer, posizionato tra il Presidente francese Emmanuel Macron e il Presidente ucraino Volodymir Zelensky, ha fornito una rappresentazione visiva dell'annuncio del piano di pace congiuntamente promosso dai tre leader, che verrà presentato a Washington una volta definito. Questa collocazione strategica ha inteso rafforzare il messaggio di unità e collaborazione nella ricerca di soluzioni pacifiche alla crisi in corso. Il Primo Ministro britannico ha specificato le condizioni che egli ritiene imprescindibili per il conseguimento di una pace stabile: il rafforzamento della posizione di Kiev in vista dei negoziati e la predisposizione di garanzie di sicurezza europee, con un ulteriore livello di protezione fornito dagli USA. “Fondamentale evitare il rischio che l’Occidente si divida” è stato invece il messaggio della Premier italiana Giorgia Meloni, la quale ha sottolineato l'importanza di preservare l'unità, auspicando che il Regno Unito e l'Italia possano svolgere un ruolo cruciale nel promuovere la cooperazione e la comprensione reciproca. Ha inoltre assicurato che l’Italia sarà sempre al fianco di Kiev. Starmer, dal canto suo, ha confermato la convergenza di vedute tra le due parti, affermando che esse condividono un approccio simile sulle questioni di rilevanza strategica. La proposta di Meloni riguardo un vertice immediato tra gli Stati Uniti e gli alleati europei, dedicato alla crisi ha ricevuto il consenso di molti leader, tra cui il Premier polacco Donald Tusk. La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha valutato la riunione come costruttiva e sincera, esprimendo il suo forte auspicio che L’UE intensifichi la sua collaborazione per consolidare la difesa dell'Ucraina. Tale rafforzamento è stato descritto metaforicamente come la trasformazione del paese in un "porcospino d'acciaio indigesto per gli invasori.” È stata espressa l'urgente necessità di un riarmo a livello europeo: ha annunciato che la Commissione Europea presenterà una proposta formale al Consiglio UE del 6 marzo, al fine di avviare un processo di rafforzamento delle capacità di difesa del continente. Questa iniziativa è motivata dalla convinzione che sia indispensabile un progresso significativo e immediato in materia. Concorde con questa posizione anche il Presidente del Consiglio UE Antonio Costa. Pure il Segretario Generale della NATO, Mark Rutte, ha espresso un giudizio favorevole sugli esiti del summit, evidenziando in particolare gli impegni assunti dai paesi europei in materia di spese per la difesa. Ha inoltre rimarcato l'importanza del sostegno militare a Kiev, che proseguirà fino alla cessazione del conflitto con la Russia, e delle "garanzie di sicurezza" che una coalizione europea di nazioni volenterose è pronta a fornire al momento della stipula di un accordo di cessazione delle ostilità, accordo che, al momento, non è stato ancora raggiunto. Rutte ha poi manifestato ottimismo riguardo al ruolo degli Stati Uniti all'interno dell'Alleanza Atlantica e ha descritto il Presidente Donald Trump come "un amico.”
Alessia Mitar