Per ora rimangono confermati solo due sopravvissuti al terribile incidente all'aeroporto di Muan, in Corea del Sud, un assistente di volo e un passeggero, tre i dispersi, ma i soccorsi sono ancora a lavoro e le notizie frammentarie. A bordo erano presenti in tutto 181 persone, compresi sei membri dell'equipaggio; dei passeggeri 173 risultano sudcoreani e due thailandesi. Molte delle vittime sono state sbalzate fuori dalla fusoliera, hanno aggiunto i soccorritori.
L'aereo è stato "quasi completamente distrutto" durante l'atterraggio di fortuna. Lo dichiara il dipartimento dei vigili del fuoco. L'identificazione delle persone decedute si sta rivelando difficile. Il processo di localizzazione e recupero dei resti sta richiedendo tempo", si legge ancora in un comunicato.
Secondo le prime ricostruzioni, il velivolo, un Boeing 737-8AS, ha preso fuoco dopo che il carrello di atterraggio ha avuto un'avaria.
I video della sicurezza mostrano il tentativo di atterraggio nonostante l'uscita non regolare del carrello con le ruote. Il mezzo a quel punto scivola senza controllo sulla pista per poi colpire un muro ed incendiarsi. Ma la causa esatta dell'avaria è ancora sotto esame: tra le prime ipotesi, oltre al guasto tecnico, anche il possibile impatto con uno stormo di uccelli, combinato con condizioni meteorologiche avverse. La causa esatta sarà però annunciata dopo un'indagine congiunta.
Intanto la compagnia aerea sudcoreana low cost Jeju Air, che gestiva il volo, si è scusata ed ha promesso di fare tutto il possibile per prestare aiuto. "Noi della Jeju Air faremo tutto il possibile per rispondere a questo incidente. Chiniamo la testa chiedendo scusa a tutti coloro che sono stati danneggiati", ha affermato la compagnia aerea in una dichiarazione pubblicata sui propri canali social.
Davide Fifaco