Foto: Reuters
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Si svolgeranno, per il nostro fuso orario, nella notte tra martedì e mercoledì le elezioni di metà mandato per il presidente Usa Donald Trump. Con le Midterm Elections si eleggono i membri di parte del Congresso e le assemblee elettive ed i governatori di alcuni singoli Stati. In particolare vengono eletti i 435 membri della Camera dei Rappresentanti e la durata del mandato per ogni deputato è di due anni. L'altro ramo del Congresso, il Senato, vede invece rimanere in carica i senatori eletti per sei anni.
Trump potrà così verificare se il Paese è ancora con lui. Le Midterm non serviranno però soltanto a testare l'indice di popolarità del Presidente; in caso di una debacle dei Repubblicani potrebbe infatti ritrovarsi con una Camera a maggioranza democratica. Non a caso il tycoon, negli ultimi tempi, ha cercato di dribblare le difficoltà derivanti dall'inchiesta Russiagate, visto che i sondaggi sembrerebbero essere molto sfavorevoli, con i Democratici in netto vantaggio, dati al 49,4 %, mentre i Repubblicani si attesterebbero attorno al 42,2%. Per il presidente ed il partito Repubblicano la partita sembra quindi essere in salita, soprattutto perché negli ultimi giorni il distacco è in aumento. Trump è tornato così a giocarsi la carta immigrazione per cercare consensi, dichiarando guerra allo ius soli per i figli di migranti senza permesso di soggiorno permanente negli USA. Operazione che però appare difficile, visto che non vi sono indicazioni legislative che permettano di abrogare il diritto di cittadinanza con un "decreto presidenziale" invece che con un emendamento costituzionale ed il testo della Costituzione non può essere abrogato o modificato senza la maggioranza del Congresso. Dopo la pesante sconfitta di Hillary Clinton alle presidenziali del 2016 sembrerebbe quindi spirare un forte vento di cambiamento tra i dem, mentre i Repubblicani ormai sono appiattiti sulle posizioni di Trump e dipendono dalle mosse del Presidente.