Foto: Reuters
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Donald Trump ha proposto un piano controverso per il trasferimento dei palestinesi dalla Striscia di Gaza verso l'Egitto e la Giordania, presentandolo come una possibile soluzione temporanea o definitiva alla crisi. "Stiamo parlando di un milione e mezzo di persone, e noi ripuliremo tutto," ha dichiarato Trump, facendo riferimento alla situazione critica nell'enclave, devastata da oltre 15 mesi di attacchi israeliani. Il presidente americano avrebbe già discusso il piano con il re di Giordania Abdullah II e prevede di affrontare l'argomento con il collega egiziano Abdel Fattah al-Sisi nei prossimi giorni. L'iniziativa ha ricevuto l'appoggio di alcuni esponenti della destra israeliana, che hanno definito il piano un'opportunità per migliorare le condizioni dei palestinesi. Non sono mancate, tuttavia, le critiche. Molti osservatori hanno infatti denunciato il piano come una forma di pulizia etnica mascherata, sollevando dubbi sulla sua sostenibilità e sull'effetto che potrebbe avere sulla stabilità regionale. Indignati dalla proposta si sono detti sia il movimento palestinese Hamas sia la Jihad islamica che la considerano come una palese violazione dei diritti umani e un'iniziativa che incita a crimini di guerra contro il popolo palestinese. "Così come abbiamo impedito in passato ogni tentativo di trasferimento forzato e di creazione di 'patrie alternative', anche questa volta il nostro popolo saprà respingere tali progetti," ha sottolineato un membro di Hamas. Sul fronte libanese, la situazione rimane altrettanto complessa. Israele avrebbe dovuto completare il ritiro delle sue forze dal sud del Libano entro la data stabilita nell'accordo di cessate il fuoco con Hezbollah. Tuttavia, il governo israeliano ha dichiarato che il ritiro continuerà anche oltre il termine concordato, citando come motivazione il mancato rispetto del patto da parte libanese. Il presidente libanese Joseph Aoun, in una conversazione con l'omologo francese Emmanuel Macron, ha sollecitato la comunità internazionale a fare pressioni su Israele affinché rispetti l'accordo. Ha inoltre denunciato la distruzione di infrastrutture nel sud del Libano da parte delle forze israeliane, un'azione che ostacola il rientro dei civili
M.N.