Continua ad aggravarsi il bilancio del sisma che ha scosso Turchia e Siria, ora giunto a oltre 19.300 morti, superando quello del disastro giapponese di Fukushima. Intanto il governo di Lubiana ha deciso di garantire 500 mila euro di aiuti umanitari ai due Paesi. La meta' dei fondi sara' destinata alla Federazione Internazionale delle societa' di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa per l'aiuto ai cittadini, mentre i fondi rimanenti andranno al Fondo Transfrontaliero per la Siria nell'ambito del meccanismo finanziario dell'Ufficio ONU per gli Affari Umanitari. E' salito a quasi 30 mila il numero delle persone evacuate dalla provincia meridionale della Turchia vicina all'epicentro secondo quanto riferito dall'Agenzia turca per la Gestione dei Disastri, sia via terra e ferrovia sia per via aerea. Secondo la fonte queste persone sono state collocate nelle aree ricettive indicate dal coordinamento dei Governatorati presso le province di destinazione. Il servizio stampa della Turkish Airlines ha reso noto che finora sono stati effettuati 170 voli di evacuazione. Sono quasi undici milioni le persone colpite dal sisma in Siria secondo quanto indicato da un alto funzionario ONU in quanto nuove nevicate hanno aggravato la crisi umanitaria gia' in corso. Nella sola citta' di Aleppo si ritiene che circa cento mila persone siano i senzatetto, 30 mila dei quali ospitati in scuole e moschee. Intanto sei camion carichi di aiuti umanitari hanno passato il punto di confine nord occidentale di Bab al Hawa, unico valico di frontiera autorizzato per l'accesso umanitario in Siria dalla Turchia dalle Nazioni Unite. Lo hanno riferito fonti dell'Ufficio ONU per gli Affari Umanitari. Si tratta della prima volta in cui aiuti umanitari internazionali giungono nel nord ovest della Siria nel dopo terremoto.
Franco de Stefani