Foto: ANSA
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I ministri dell’agricoltura polacco e ucraino hanno accettato di lavorare per trovare una soluzione alla questione del grano, soluzione che sia nell’interesse di entrambi i Paesi. Kiev, confermando che i legami tra Polonia e Ucraina sono costruttivi, ha reso noto che i due governi hanno in programma dei colloqui nei prossimi giorni per “elaborare un’opzione per cooperare sulle questioni di esportazione nel prossimo futuro”. È in arrivo un accordo anche con la Slovacchia che dovrebbe portare all’abolizione dell’attuale divieto di importazione di quattro prodotti ucraini da Bratislava, che però resterà valido fino la fine del 2023. A tal proposito, il presidente russo Putin, a seguito di un colloquio con il suo omologo turco ha affermato che l’accordo del grano che per un anno ha consentito a Kiev di esportare cereali in sicurezza attraverso il Mar Nero, "non sarà rispristinato finché l’Occidente non accetterà di facilitare le esportazioni agricole russe, rimuovendo le sanzioni che bloccano il trasferimento di cibo e fertilizzante". Inoltre, Putin ha concluso dichiarando che la Russia è vicina alla conferma di un accordo per fornire grano gratuito a sei paesi africani, e a riguardo anche Erdogan ha confermato che “la Turchia è pronta a fare ciò che è necessario per mandare grano russo ai Paesi africani in via di sviluppo”.

Nel frattempo, il Commissario per i diritti umani del Parlamento ucraino, Dmytro Lubinets, ha espresso il suo parere riguardo una possibile mediazione tra Kiev e Mosca, indicando il Papa come figura. “Ritengo che in questa guerra tra la Federazione Russa e l’Ucraina, la Santa Sede possa avere un ruolo da mediatore” ha dichiarato il Commissario, parole che vanno in contrasto con quelle del primo consigliere del presidente Zelensky, Podoliak, in cui veniva messa in dubbio la funzione del pontefice. Nonostante ciò, Lubinets si è detto convinto che la missione di pace del Vaticano è necessaria, e crede che il cardinale Zuppi e il Papa siano le figure giuste per far tornare la pace in Ucraina.

B.Ž.