Abolita quindi la storica sentenza del 1973 in cui la stessa Corte Suprema aveva riconosciuto alla texana Norma McCorvey il diritto di abortire. "La Costituzione non conferisce il diritto all'aborto", si legge nella sentenza.
La decisione è stata presa nel caso Dobbs contro l'Organizzazione per la salute delle donne di Jackson, Mississippi. I giudici hanno confermato la legge dello stato che vieta l'interruzione di gravidanza dopo 15 settimane. A fare ricorso è stata l'unica clinica rimasta in Mississippi ad offrire l'aborto. "L'aborto presenta una profonda questione morale", hanno scritto i giudici. "La costituzione non proibisce ai cittadini di ciascuno stato di regolare o proibire l'aborto".
Gli Usa tornano quindi all'epoca in cui in diversi stati, più della metà, l'aborto era considerato un reato e non poteva essere praticato in nessun caso. In 9 Stati, l'interruzione della gravidanza è considerata legale, ma soltanto nel caso di pericolo di vita della donna, stupro, incesto o malformazioni del feto; i limiti sull'aborto non sono ancora stati applicati, ma potrebbero ora diventare effettivi.
Nei prossimi 30 giorni il divieto è atteso entrare in vigore in 13 stati repubblicani.
E arrivano anche le prime reazioni politiche: "Una brutta giornata per gli americani e per il nostro paese", ha detto il capo della Casa Bianca, Joe Biden. "La Corte suprema Usa ha portato via un diritto costituzionale", ha aggiunto, ammonendo che ora "sono a rischio la salute e la vite delle donne nel Paese". L'ex presidente, Barack Obama, ha accusato la Corte Suprema di aver "attaccato le libertà fondamentali di milioni di americani". La moglie, Michelle, ha definito la decisione "orribile" che avrà "conseguenze devastanti". Anche secondo la speaker della Camera, Nancy Pelosi, si tratta di una decisione "crudele" e "scandalosa". Hillary Clinton ha parlato di un'"infamia", un "passo indietro per i diritti delle donne e i diritti umani".
Lodi invece arrivano da parte di Donald Trump: la decisione vuol dire "seguire la Costituzione e restituire i diritti".
Fuori dalla Corte Suprema degli Stati Uniti è subito scoppiata una protesta, i manifestanti stanno aumentando ogni minuto che passa; mentre gli antiabortisti hanno iniziato ad abbracciarsi ed esultare.
E. P.