Sul palco di Houston si sono alternati tutti e dieci i candidati rimasti in corsa - e tutti all'unisono si sono espressi contro Donald Trump definito il peggior presidente della storia americana a cui dal primo gennaio 2021 gli americani diranno goodbye, questo l'auspicio. Durante il dibattito televisivo, il veterano Joe Biden, ex vice di Barack Obama, attaccato frontalmente dai suoi rivali, e' stato il più battagliero nelle repliche. Il 76-enne incalzato dai suoi rivali, segnatamente dai senatori Bernie Sanders ed Elizabeth Warren, che incarnano l'anima progressista, ha difeso le sue posizioni centriste e ha in particolare criticato, definendolo poco realista, il modello di sistema sanitario nazionale e pubblico, noto come "Medicare for all". Biden infatti ha rivendicato la validità del suo progetto che prevede graduali miglioramenti della riforma Obamacare, e rimarcato con forza: "Posso spiegare come finanziarlo, come realizzarlo, perché è il migliore.
Non sono mancati altri temi caldi sui quali diversi candidati si sono distinti: O'Rourke, si è messo in luce per la sua passione a favore del controllo delle armi e si è schierato anche per delicate proposte di risarcimento ai discendenti degli schiavi. Tutti i democratici, in politica interna, hanno promesso forti investimenti nell'istruzione pubblica e nei salari degli insegnanti. In politica estera tutti hanno denunciato l'isolazionismo di Trump, che aliena gli alleati, e la sua infatuazione invece per dittatori e uomini forti. Tutti e in particolare Cory Booker, hanno esortato all’unità anti-Trump. Hanno parlato di razzismo e della discriminazione che il Presidente in carica è accusato di fomentare, ed ancora della necessità di una riforma dell'immigrazione che la valorizzi e legalizzi invece di respingerla e demonizzarla.
Corrado Cimador