Il Presidente cinese Xi Jinping ha espresso una pesantissima critica a Mao Zedong nella risoluzione storica approvata dal plenum del Partito Comunista Cinese la scorsa settimana e pubblicata poco dopo il vertice con il Presidente statunitense Biden in merito agli errori imputati al Grande Timoniere, che hanno prodotto un grande numero di attivita' criminali in occasione del decennio della Rivoluzione Culturale, uno dei periodi piu' controversi della Repubblica Popolare. Pur definendo corretto il pensiero di Mao e l'applicazione del marxismo-leninismo alla realta' cinese, Xi ha evidenziato che la linea corretta formata dall'ottavo Congresso del Partito, tenuto nel 1956, non ha potuto essere pienamente rispettata, causando errori, tra cui il Grande Balzo in Avanti, la politica che provoco' carestie e la morte di decine di milioni di persone. Xi ha proseguito precisando che gli errori di Mao nella teoria e nella pratica della lotta di classe nella societa' socialista si svilupparono sempre piu' gravi, e il Comitato Centrale del partito non riusci' a correggerli in tempo. Nel testo si legge inoltre che Mao fece una stima completamente sbagliata della situazione di classe, della situazione politica del partito e del Paese in quel momento e che quindi lancio' la Rivoluzione Culturale. Nella risoluzione il Presidente cinese ha aggiunto che gli errori fatti da Mao provocarono un grande numero di attivita' criminali che danneggiarono il Paese e il popolo fino alla fine del 1976, poco dopo la sua morte, quando il Politburo del partito represse risolutamente la famosa Banda dei Quattro, a cui vennero attribuite le violenze del decennio piu' sanguinoso della storia della Cina comunista.
Franco de Stefani