Il documento verrà trasmesso al consiglio economico sociale e alla Camera di Stato e inoltrato il prossimo mese a Bruxelles, dove verrà esaminato dalla commissione europea. Risponde alle sfide e alle raccomandazioni dell'esecutivo comunitario sulla situazione economica e finanziaria in Slovenia. Come spiegato dal ministro delle finanze, Mateja Vraničar Erman, la bozza prende in considerazione i provvedimenti per garantire una crescita sostenibile, incrementare l'occupazione e per rispondere alle questioni chiave per una sostenibilità a lungo termine dei conti pubblici, anche in considerazione dell'invecchiamento demografico. Ricorderemo che il rapporto della commissione Juncker delinea per quest'anno un quadro economico favorevole in Slovenia; una delle constatazioni di fondo è che dopo sei anni, il paese è riuscito a eliminare gli squilibri macroeconomici; tra gli indicatori positivi anche il calo della disoccupazione, i miglioramenti nel sistema bancario, la ristrutturazione e il ridotto indebitamento delle aziende, il buon andamento dei conti pubblici. Condizioni favorevoli che vanno però sfruttate, cosi Bruxelles, per incentivare la competitività, la dinamica degli investimenti, l'occupazione dei lavoratori anziani, tenuto conto dell'invecchiamento demografico, che vede la Slovenia ai primi posti nell'UE; di conseguenza, diventa urgente una riforma previdenziale e del sistema sanitario. Il governo ha inoltre incaricato la holding che gestisce il patrimonio statale e il processo di privatizzazione, di provvedere alla tutela degli interessi della Nova Ljubljanska Banka in Croazia, di fronte alle eventuali sentenze dei tribunali croati relative al trasferimento dei depositi in valuta dalla vecchia Ljubljanska Banka.