La Convenzione dei diritti per l'infanzia è lo strumento internazionale maggiormente ratificato a livello globale. Anche per questo motivo è stato fatto oggetto di un'interessante Conferenza ospitata dall'aula magna della Facoltà di legge dell'Università di Lubiana.

In apertura è intervenuto Miro Cerar: "In questi 30 anni - spiega il Ministro degli Affari Esteri della Repubblica di Slovenia - è stato fatto molto, ma evidentemente non basta: in tantissime parti del mondo tante persone minorenni continuano a soffrire la fame, le guerre, gli abusi per cui tutti abbiamo l'obbligo di continuare a lavorare per migliorare la situazione".

Di seguito ha preso la parola Sua Eccellenza Paolo Trichilo: "Dal punto di vista italiano, il significato di questa conferenza - spiegal'Ambasciatore d'Italia in Slovenia - è di sottolineare la partecipazione dell'Italia al Consiglio dei diritti umani, dove siamo contenti che sia stata stata eletta con una votazione plebiscitaria. E' stata un'occasione per rafforzare collaborazione con la Slovenia, intesta sia come Governo, ma anche e soprattutto come società civile, quindi studenti, università e giovani, su un tema importantissimo come i diritti dell'infanzia".

"E' una Convenzione importante perché assicura i diritti alle future generazioni - prosegue l'Ambasciatore - comporta responsabilità sia da parte degli Stati, che hanno assunto obblighi, sia delle famiglie, dei genitori, dei tutori: si tratta di un impegno a 360° per il futuro dei nostri figli" conclude Trichilo.

Il programma è stato sviluppato da esponenti dell'Unicef, del mondo accademico e di enti governativi italiani e sloveni. E' emersa l'importanza di un approccio interdisciplinare e cross-settoriale al tema, che riguarda tutti i paesi e non solo quelli in via di sviluppo.

Antonio Saccone

Foto: MMC RTV SLO/Antonio Saccone
Foto: MMC RTV SLO/Antonio Saccone