
In occasione della visita di venerdì a Vienna, la Ministra Tanja Fajon, ha rilasciato dichiarazioni all'agenzia di stampa austriaca APA, focalizzandosi, tra le diverse tematiche affrontate, sullo stato delle relazioni bilaterali tra Slovenia e Austria. Con specifico riferimento ai piani del governo della Stiria austriaca concernenti l'integrazione dell'inno denominato "Canzone del Dachstein" nell'ambito della costituzione regionale, la capo diplomazia ha espresso l'auspicio di una sua riconsiderazione prima del voto nel parlamento regionale stiriano. Si rileva, infatti che i confini evocati nel testo dell'inno includono i fiumi Sava e Drava, estendendo la rappresentazione territoriale a porzioni dell'attuale Slovenia. Fajon ha inoltre sottolineato come i progetti dell'amministrazione regionale stiriana, sotto la guida del partito di estrema destra FPÖ, non siano considerati reciprocamente vantaggiosi, sottolineando l'importanza, in un contesto geopolitico caratterizzato da instabilità, di promuovere relazioni di buon vicinato e iniziative che favoriscano gli interessi di entrambe le nazioni, piuttosto che pregiudicarle. La Slovenia ha quindi formalmente espresso il proprio dissenso attraverso i canali diplomatici e la Ministra ha inoltre affrontato l’argomento nel colloquio con la sua omologa austriaca Beate Meinl-Reisinger, riservando l'analisi degli sviluppi all'esito della votazione. L'agenzia di stampa APA riporta il diffuso timore tra gli osservatori in merito alle potenziali ripercussioni negative di tale iniziativa sulla consolidata cooperazione tra la Slovenia e la regione austriaca della Stiria. Fajon ha infine comunicato che la successiva riunione del comitato congiunto bilaterale è prevista per il prossimo autunno, auspicando che tale intervallo temporale possa consentire una valutazione degli eventi futuri.
Alessia Mitar