
ll Consiglio economico-sociale ha espresso il proprio sostegno alla proposta di riforma pensionistica durante la sessione straordinaria di ieri. La proposta sarà discussa dal governo il prossimo 8 maggio e successivamente trasmessa alla Camera di Stato. Il ministro del Lavoro, Luka Mesec, ha evidenziato che la riforma prevede un aumento dell'età pensionabile, senza riduzioni delle pensioni, con un importo iniziale leggermente più alto e una moderata armonizzazione rispetto alla situazione attuale. Il ministro del Lavoro ha ribadito l'importanza di rispettare l'accordo attualmente armonizzato. Il punto principale della riforma riguarda l'aumento dell'età pensionabile, ma senza ridurre le pensioni. Inizialmente, l'importo delle pensioni sarà leggermente più alto e l'armonizzazione sarà più moderata rispetto alla situazione attuale. La riforma, che ha ricevuto l'approvazione dai partner sociali, prevede un aumento graduale dell'età pensionabile di due anni e l'estensione del periodo di calcolo della base pensionistica. Inoltre, la percentuale di calcolo delle pensioni sarà innalzata al 70%. Secondo Mesec, questa riforma è necessaria per mantenere l'equilibrio tra i lavoratori che versano i contributi e i pensionati. Nonostante l'invecchiamento della società e il calo demografico, la riforma garantirà che le pensioni non diminuiranno.
Il direttore esecutivo della Camera di Commercio, Mitja Gorenšček, ha lodato il dialogo sociale che ha portato alla riforma, mentre Jakob Počivavšek della Confederazione dei Sindacati ha sottolineato l'importanza dell'accordo raggiunto. Miro Smrekar, segretario dell'Associazione degli Imprenditori, ha ricordato l'importanza di bilanciare i parametri per non compromettere la competitività economica del paese. Blaž Cvar, presidente della Camera dell'Artigianato, ha evidenziato il ruolo cruciale di un'economia sana per il funzionamento dei fondi pensionistici. Martina Vuk della Confederazione dei Sindacati del Settore Pubblico, ha lamentato la mancata riduzione del tasso di contribuzione a carico del datore di lavoro, che avrebbe portato a salari netti più alti. Il ministro Mesec ha annunciato che ogni cinque anni verrà valutato l'impatto della riforma in termini di sostenibilità. Inoltre, le medie e grandi imprese avranno due anni per discutere con i sindacati e i dipendenti la possibilità di aderire al secondo pilastro dell'assicurazione pensionistica. Infine, la riforma prevede la semplificazione delle procedure per l'accesso al supplemento di invalidità per i pensionati poveri.
Corrado Cimador