
L'ispettorato per il lavoro avverte che l'eccessiva dipendenza dalla tecnologia può ridurre e distogliere il giudizio e l'attenzione umana dai rischi che si corrono nello svolgimento delle proprie mansioni; l'intelligenza artificiale, se utilizzata senza una adeguata supervisione, può mettere a repentaglio la sicurezza dei dipendenti. Sottolinea che i dispositivi robotici svolgono già oggi compiti in ambienti pericolosi, lavorando con materiali tossici e a temperature estreme. Si occupano di lavori monotoni e ripetitivi, mentre diversi sensori consentono il rilevamento preventivo dei pericoli e contribuiscono a una maggiore sicurezza dei dipendenti. Ma se la tecnologia digitale non viene implementata correttamente o se le misure di sicurezza vengono trascurate, i rischi di incidenti sul lavoro possono essere addirittura maggiori, avverte l'ispettorato. Secondo l'ispettorato, quindi, l'uso corretto dell'intelligenza artificiale può migliorare significativamente la sicurezza e la salute sul lavoro, ma allo stesso tempo un'eccessiva dipendenza dalla tecnologia può ridurre il giudizio e l'attenzione umani, portando a errori.
Dal Programma nazionale per la salute mentale, avvertono inoltre che i processi di digitalizzazione, come l'automazione e la gestione dei dipendenti mediante intelligenza artificiale e algoritmi, comportano diversi rischi psicosociali per i dipendenti. Se non gestite correttamente, possono avere effetti negativi sulla salute dei lavoratori. In materia di sicurezza sul lavoro, dati statistici alla mano, nel 2024 in Slovenia si sono verificati 16 incidenti mortali, la maggior parte nell'edilizia. Complessivamente gli incidenti sono stati oltre 14.200 con un bilancio, oltre ai casi mortali, di circa 900 feriti gravi e 300 feriti leggeri.
Delio Dessardo