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Nel suo rapporto 2024, Amnesty International denuncia gravi criticità in Slovenia: 158.000 persone sono senza medico di base e oltre 230.000 donne e ragazze sopra i 13 anni non hanno accesso a un ginecologo. E la situazione è destinata a peggiorare. Il sistema sanitario pubblico è sotto pressione e la privatizzazione dilagante resta una minaccia, nonostante recenti riforme.Amnesty ricorda che il Parlamento ha adottato modifiche alla legge sull'attività sanitaria che separano in gran parte il settore pubblico da quello privato e limitano l'utilizzo di fondi pubblici per profitti privati. Con una corretta attuazione, la legge fermerà la privatizzazione incontrollata e, in alcune aree, ripristinerà la rete pubblica di assistenza sanitaria. Tuttavia, Amnesty International sottolinea che è necessario risolvere la questione del finanziamento adeguato sia per gli operatori pubblici sia per i privati in concessione.

Nel rapporto, in ambito di discriminazione, evidenzia che anche a 33 anni dalla cancellazione del registro dei residenti di oltre 25 mila persone, i cancellati sono ancora oggi privi del diritto all'assicurazione sanitaria, al lavoro e all'alloggio. Viene sottolineato che i Rom in Slovenia continuano a subire esclusione sociale e discriminazione. Questo riguarda in particolar modo per gli insediamenti rom nel sud-est del paese, dove molte famiglie vivono ancora senza acqua, servizi igienici e, in alcuni casi, senza elettricità. Amnesty International Slovenia lo scorso ottobre ha lanciato una petizione per chiedere al governo sloveno di agire e garantire l'accesso all'acqua per tutte le famiglie rom in Slovenia. Nel suo rapporto la ong rileva ancora che le persone transgender non possono ancora autodeterminarsi legalmente senza diagnosi di disturbo mentale.

Sul fronte migratorio, la Slovenia ha reintrodotto controlli alle frontiere con Croazia e Ungheria e continua a respingere richiedenti asilo verso la Croazia, nonostante le denunce di abusi da parte della polizia croata.

In ambito ambientale, è stata approvata una nuova legge che limita le emissioni industriali, ma la legge sul clima resta bloccata. Le promesse sull'eliminazione dei sussidi ai combustibili fossili non sono state mantenute. (ld)