"In Slovenia, crediamo che il percorso della Macedonia del Nord verso l'UE sia una delle importanti garanzie di stabilità nei Balcani occidentali", ha affermato Golob.
Il governo sloveno continuerà a sostenere la Macedonia del Nord nel suo cammino verso l'unione europea e svolgerà un ruolo attivo sia a Bruxelles che nella regione, ma anche le istituzioni comunitarie devono prendere atto della situazione attuale e adeguare l'intero processo alla realtà sul campo per completarlo il prima possibile. Si è espresso così il premier Golob nell'incontro con il collega macedone Kovačevski, che ha ringraziato la Slovenia per il suo sostegno a tutti i livelli e ha sottolineato che il sostegno per l'integrazione euro-atlantica del suo paese non è "solo politico e dichiarativo, ma concreto e pratico", evidenziando soprattutto l'assistenza a livello di adeguamenti legislativi e costituzionali alle esigenze europee.
"Abbiamo dimostrato di sapere come fare e di poter contribuire alla prospettiva della regione", ha affermato il primo ministro macedone, che ha voluto soffermarsi sull'importanza di mantenere la pace e la sicurezza in Europa anche tramite il percorso di integrazione nelle strutture comunitarie e nord-atlantiche, soprattutto in riferimento al conflitto in corso in Ucraina.
La Macedonia del Nord, candidata all'adesione dal 2005, dopo anni di attesa ha avviato i negoziati per l'adesione all'Unione nel luglio dello scorso anno, dopo essere stata bloccata per diversi anni prima dalla Grecia, che ha chiesto al Paese di cambiare nome, e poi dalla Bulgaria, che ha revocato il blocco lo scorso luglio dopo aver concordato con Skopje di includere la minoranza bulgara nella costituzione e apportare modifiche ai libri di storia.
Valerio Fabbri