L'offerta agricola e vinicola dell’Istria in un contesto europeo è stato il tema centrale della tavola rotonda organizzata dalla Camera del Commercio di Capodistria alla quale hanno preso parte l'eurodeputato dei Verdi, Igor Šoltes e il collega croato dell'ALDE, Ivan Jakovčič Quali sono le future sfide, imposte anche dalla globalizzazione, per l’offerta congiunta dei prodotti tipici istriani? È stato questo il quesito al centro della tavola rotonda incentrata sulle potenzialità dell’offerta nostrana a livello europeo e mondiale. In questo momento le persone che perdono la vita a causa delle cattive abitudini alimentari e in drastico aumento, lo ha detto Igor Šoltes, eurodeputato dei verdi, i trend globali ci portano a non regola il settore e queste sono le conseguenze è stato duro Šoltes. Le normative dovrebbero infatti permettere ed incentivare l’utilizzo dei prodotti locali, ovvero a chilometro zero, si tratta di prendere una decisione strategica anche a livello europeo ha spiegato l’eurodeputato dei Verdi. Ivan Jakovčić, eurodeputatao croato dell’Alde ha invece spiegato che nell’Istra croato è stato invertito il trend che portava le persone a trasferirsi lungo la costa il che ha contribuito anche all’aumento della produzione di prodotti con denominazione di origine controllata.
: La crescita dell’Istria nell’ambito dell’agricoltura è stata è stata pianificata a livello politico. In questo momento potrei citare numerosi esempi di successo, soprattutto oli e vini di fama mondiale. Si dovrebbe lavorare di più, mi riferisco anche all’Istria slovena, affinché ci sia un maggiore scambio di idee ed esperienze. Anche il Capodistriano è in grado di offrire degli ottimi prodotti. L’idea resta sempre quella di creare un’Istria intesa come regione transfrontaliera dove la qualità del cibo e della vita è simile. Dobbiamo mostrare che le popolazioni divise da un confine collaborano e vivono insieme.