È stato definitivamente spento, il grosso incendio che ha interessato l'altopiano carsico goriziano nei pressi di Cerje. I vigili del fuoco e della Protezione civile, gli operatori giunti anche dalla vicina Italia sono stati coadiuvati nell'opera di spegnimento anche da elicotteri sia sloveni che italiani. Dopo quasi 24 ore hanno completato le operazioni di bonifica del rogo che ha distrutto circa 100 ettari di bosco e macchia mediterranea. Il rogo si era sviluppato a metà giornata e alimentato dal forte vento di bora si era velocemente propagato raggiungendo un fronte di 3 chilometri che ha richiesto l'intervento di circa 200 uomini. Le fiamme non hanno minacciano centri abitati o terreni agricoli. Nell'area avvolta dalle fiamme e particolarmente impervia, incombeva anche un altro pericolo, il rischio di esplosioni per la presenza in loco di ordigni bellici inesplosi della Grande guerra. Gli artificieri presenti sul posto, infatti, hanno reso noto che sono state udite alcune deflagrazioni dovute appunto a residuati bellici. Nessuno degli operatori per fortuna è rimasto coinvolto. Per precauzione la zona resta presidiata per evitare eventuali nuovi focolai.
Corrado Cimador