La decisione di indire uno sciopero a gennaio è stata presa a seguito di un sondaggio, svolto tra i membri del Sindacato Fides, che hanno valutato come insoddisfacente la proposta del governo sull'aumento dei salari. Secondo le stime del Sindacato, questa crea ulteriori anomalie e disparità salariali; per i giovani medici è infatti previsto un aumento del salario nettamente maggiore rispetto a quelli con anni di esperienza.
Il vicepresidente del Sindacato dei medici e dei dentisti nonché capo del gruppo negoziale, Gregor Zemljič, ha affermato che il Fides desidera continuare le trattative con il governo e di aver già spedito la scorsa settimana all'esecutivo una richiesta alla quale però non ha ancora avuto risposta.
La data esatta dell'inizio dello sciopero e altri dettagli saranno decisi la prossima settimana, così come anche le richieste che il Sindacato rivolgerà al governo. È comunque già chiaro che medici e dentisti chiedono lo stesso aumento dei salari per tutti.
Il ministro per la Pubblica amministrazione, Sanja Ajanović Hovnik, ritiene che lo sciopero sia completamente infondato e si chiede "se parte di un gruppo professionale abbia perso il contatto con la realtà e le attuali condizioni del Paese". Il ministro ha sottolineato che il governo non sta togliendo niente ai medici, non sta abbassando i loro salari, al contrario, offre aumenti dall'8 al 20%, e in alcuni rari casi anche di più. Ha poi spiegato che l'esecutivo ha dato priorità ai giovani medici che hanno dei salari davvero molto bassi, invece per quelli che appartengono alla 57esima categoria salariale, ovvero il 37% di tutti i medici, propone un aumento dell'8%. "Il governo si aspetta che i medici spostino finalmente l'attenzione dai loro stipendi ai pazienti. È tempo di mettere in primo piano le persone, affinché l'aumento dei salari dei medici porti anche a loro qualche beneficio, ovvero un trattamento tempestivo e eseguito con cura", ha affermato il ministro.
E. P.