La decisone è dovuta alla sospensione da parte della Corte costituzionale del decreto che vietava ai residenti in Slovenia di muoversi verso i paesi considerati in zona rossa. In questa lista vi sono presenti tutti i paesi confinanti. La Corte costituzionale dopo aver esaminato i ricorsi presentati ha così deciso di sospendere il provvedimento in attesa di prenderlo in esame. In pratica viene rilevato che l’uscita dal paese non rappresenta alcun pericolo per la salute pubblica e le eccezioni per il passaggio del confine riguardano solamente i frontalieri e gli addetti ai trasporti internazionali. Il Ministro degli Interni Hojs ha immediatamente reagito’ alla decisione presa dalla Corte costituzionale annunciando un inasprimento dei controlli. “Le persone potranno lasciare liberamente il paese, ma l’ingresso in Slovenia non sarà più così facile “ha affermato. E intanto dal Ministero degli Interni sulla presenza o meno dei controlli ai confini ci ha risposto spiegandoci che tutte le informazioni sono disponibili, pure in italiano sull’apposito sito web ( https://www.gov.si/teme/koronavirus-sars-cov-2/prehajanje-meja/. ) e che in questo momento viene sospesa l'attuazione dell'articolo 11 del decreto sulle condizioni di ingresso in Slovenia approvato per limitare la diffusione del Covid-19. Questo articolo disciplina i viaggi dei residenti in Slovenia verso paesi o unità amministrative inserite nella lista rossa e prevede tra le altre cose la possibilità di effettuare controlli sanitari ai confini. La sospensione scatterà a mezzanotte hanno precisato dal Ministero degli interni sottolineando che le restanti disposizioni del decreto restano in vigore. Ma intanto via Twitter s’infiamma la polemica tra l’ex Ministro della giustizia Aleš Zalar, il quale aveva pure presentato il ricorso, da una parte e il Ministro Hojs ed il premier Janša dall’altra. Zalar fiero di essere fra i quattro a richiedere il controllo di legittimità costituzionale ha scritto via Twitter” Ce l’ho fatta, adesso ognuno potrà lasciare il paese”. Immediata la risposta di Hojs il quale ha detto che questo “successo” verrà ricordato con l’aumento del numero dei morti. Intervenuto anche il premier Janša il quale ha scritto che “Nel pieno della terza ondata dell’epidemia dove i pericolo provengono dalle varianti importate dall’estero, la Corte costituzionale decide di privilegiare poche eletti a scapito della salute di migliaia di cittadini”.
Dionizij Botter