Si mostra abbottonato il leader del Partito del Centro Moderno, Zdravko Počivalšek, evitando di rispondere a chiare lettere sul grado di unità e sul ruolo dei deputati Janja Sluga e Igor Zorčič nel gruppo parlamentare, critici per quanto riguarda in primo luogo la posizione dell'SMC all'interno della coalizione. "L'eventuale partenza del vicepresidente dell'SMC, Zorćić, e della capogruppo Sluga sarebbe un grave danno?" Un quesito posto a margine della sessione della Camera di Stato; Počivalšek si è limitato a ribadire il proprio impegno a far sì che rimanga nel partito tutto il potenziale disponibile. Domenica sera a TV Slovenia Zorčič aveva detto che all'interno della maggioranza l'SMC non ricopre quel ruolo che era stato concordato al momento di entrare nella coalizione e che probabilmente dovrà rivedere anche la sua posizione nel partito. "Abbiamo avuto diverse discussioni approfondite", ha ricordato Počivalšek, commentando quando detto da Zorčič, "e continueremo ad averle, abbiamo già dimostrato di essere in grado di serrare le file e andare avanti insieme". Da tempo circolano voci secondo le quali Počivalšek vorrebbe sostituire la capogruppo Janja Sluga. Un banco di prova arriverà già questo mercoledì, quando la Camera di Stato affronterà la mozione di sfiducia contro il Ministro della Cultura, Vasko Simoniti. Počivalšek ha assicurato che i deputati SMC voteranno contro l'esonero, essendo il partito partner della coalizione di governo. Počivalšek ha parlato dell'SMC come forza di coesione e ha evitato di commentare la risposta del premier Janša al quesito posto in aula da Janja Sluga, secondo cui i provvedimenti anticovid sarebbero stati più efficaci se gli esponenti del governo li avessero comunicati e spiegati in modo più adeguato. "È un po' fuori luogo ascoltare consigli sulla tecnica della comunicazione", così Janša, "che arrivano dalla capogruppo di un partito che nei sondaggi ha l'uno percento dei consensi, consigli rivolti al premier e ad un partito con un sostegno 30 volte superiore".
Delio Dessardo