Nel giugno del 2021 Mol aveva firmato l'accordo sull'acquisto del 92,25% del gruppo OMV Slovenija, di cui possiede già il 7,75%, per una cifra pari a 301 milioni di euro. In questo modo l'azienda ungherese ha acquistato in tutto 119 distributori di benzina nel Paese e ne possiede già 53. Il maggior offerente resta comunque la Petrol con 318 distributori.
La Commissione europea, nel maggio dell'anno scorso, ha ricevuto l'acquisizione in revisione, soltanto un mese dopo ha deciso di effettuare un'indagine approfondita. Inizialmente l'esecutivo comunitario ha espresso timore che l'operazione avrebbe indebolito la concorrenza sul mercato al dettaglio di benzina e gasolio in Slovenia, l'acquirente si è quindi offerto di vendere al gruppo Shell 39 stazioni di servizio, che attualmente operano sia all'interno della rete Mol che della OMV.
In questo modo i dubbi sulla concorrenza vengono completamente eliminati, ha scritto la Commissione europea nella sua delibera, precisando che la condizione però dovrà essere pienamente soddisfatta.
Margrethe Vestager, vicepresidente esecutivo della Commissione europea, responsabile della politica di concorrenza, ha precisato che i consumatori sloveni continueranno ad avere accesso al carburante a prezzi competitivi. Secondo le sue parole, è necessario garantire che il mercato dei carburanti rimanga aperto e competitivo, soprattutto alla luce dell'attuale crisi energetica.
L'azienda ungherese Mol è comunque convinta che l'acquisizione della OMV rafforzerà la concorrenza sul mercato sloveno, in quanto sarà possibile utilizzare in misura maggiore l'intera capacità produttiva, logistica e di lavorazione del gruppo Mol nella più ampia regione dell'Europa centrale.
Per i clienti, tutti i servizi presso i distributori di carburante resteranno invariati. In conformità con le disposizioni contrattuali, tutti i dipendenti delle stazioni di servizio oggetto di vendita potranno mantenere il posto di lavoro, ha annunciato ancora Mol.
E. P.