Fotografija, posneta 5. oktobra leta 2021, ko je policija proti protestnikom, ki so nasprotovali vladnim ukrepom, uporabila solzivec in vodni top. Foto: AP
Fotografija, posneta 5. oktobra leta 2021, ko je policija proti protestnikom, ki so nasprotovali vladnim ukrepom, uporabila solzivec in vodni top. Foto: AP

Nel corso dei cortei tenutisi nell'autunno del 2021 contro l’esecutivo guidato da Janez Janša, caratterizzati da episodi di violenza che hanno visto il lancio di sassi, bastoni e bottiglie di vetro da parte dei partecipanti, la Polizia è intervenuta per ristabilire l'ordine pubblico facendo ricorso a mezzi di dispersione. A seguito di tali eventi, diverse persone erano rimaste ferite e numerose quelle fermate. Il tribunale ha pronunciato la prima sentenza di condanna nei confronti di quattro poliziotti, addetti al servizio di ordine pubblico. I magistrati hanno ritenuto provata la responsabilità degli imputati, condannandoli a pene detentive con la condizionale. Tuttavia, non è noto per quali pene e per quali reati sono stati dichiarati colpevoli. Il provvedimento giudiziario non è definitivo e può essere oggetto di impugnazione. Un comparto della Procura speciale dello Stato ha confermato che il giudizio si è svolto secondo il rito abbreviato, consentendo così una celere definizione della controversia. La Direzione generale della polizia, pur prendendo atto della decisione giudiziaria, ha precisato che, in attesa della definitività della sentenza, non è al momento in grado di esprimere un proprio giudizio in merito. Il sindacato di categoria ha assicurato assistenza legale gratuita ai poliziotti coinvolti, mentre Tv Slovenia ha riportato che non sono previsti ulteriori provvedimenti disciplinari a carico degli agenti. Secondo informazioni ufficiose rilasciate sempre a Tv Slovenia le pene di reclusione varierebbero dai 6 agli 8 mesi. Si ricorda che la dimostrazione in questione, oltre a esprimere un diffuso malcontento nei confronti dell'esecutivo, aveva come ulteriore obiettivo la contestazione delle misure di contenimento pandemico, giudicate eccessivamente restrittive.

Alessia Mitar