Al termine del confronto nessuna dichiarazione della delegazione negoziale governativa composta dal ministro della salute Danijel Bešič Loredan e dal ministro per la pubblica amministrazione Sanja Ajanovič Hovnik. I sindacati hanno spiegato che la controparte ha illustrato un'analisi comparativa delle retribuzioni nei vari paesi europei; la base negoziale per proseguire il confronto è attesa per gli inizi della prossima settimana. E' stata presentata la situazione retributiva dei comparti sanità e assistenza sociale di 20 paesi comunitari, un aspetto positivo, ha commmentato il vicepresidente del sindacato dei medici e odontoiatri Fides, Gregor Zemljič perchè sono stati presi ad esempio i sistemi salariali dei paesi europei più virtuosi; prudente la presidente del sindacato di categoria Irena Ilešič Čujovič secondo cui prima di cantare vittoria sarà necessario attendere la prosecuzione delle trattative e la presentazione della base negoziale, l'obiettivo finale è quello di alzare gli stipendi, anche la riforma del sistema retributivo va in questo senso e che la stessa a sua volta debba andare a braccetto con la riforma del sistema sanitario.
Secondo la presidente Ilešič Čujovič le trattative andranno avanti il prossimo mercoledì, già lunedì è previsto un vertice tra tutte le sigle sindacali rappresentative del settore pubblico. La presidente del sindacato degli operatori sanitari Slavica Mencinger ha detto che la discussione è stata troppo generica per trarre delle conclusioni, resta pertanto invariata la decisione circa lo sciopero indetto dalla categoria delle infermiere e altri dipendenti del settore per il 22 febbraio. Da parte governativa in questi giorni, ha detto, non abbiamo avuto nessuna risposta, siamo stati completamente ignorati, ha detto Mencinger. (ld)
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